Missione giovanile diocesana ad Ales Terralba

Data pubblicazione: Mar 15, 2010 6:9:59 PM

San Gavino Monreale (Vs). My News 64. Sta muovendo i primi passi, da pochi mesi, il progetto di Missioni giovanili nella diocesi sarda di Ales Terralba. 104 mila abitanti, 57 parrochie, la diocesi è situata nella provincia del Medio Campidano, tra Cagliari e Oristano. Il vescovo mons. Giovanni Dettori ha pensato ad un'azione pastorale particolarmente mirata ai giovani e attraverso don Pier Angelo Zedda, delegato per la pastorale giovanile, ha preso contatto con i Missionari Oblati di Maria Immacolata. Dopo vari contatti, dall'11 al 14 marzo p. Pasquale Castrilli si è recato nella diocesi per un primo scambio di idee sul progetto. Ad accompagnarlo Chiara del Movimento giovanile Costruire (MGC) di S. Maria a Vico (Ce) e Antonio dell'MGC della Calabria.

P. Pasquale ha incontrato i sacerdoti della diocesi nel giorno del ritiro mensile. A loro ha illustrato le linee portanti della Missione giovanile. E' seguito uno scambio su questo tema che ha evidenziato, da una parte l'entusiasmo per una tale opportunità, dall'altra alcune difficoltà e paure.

Nel corso della visita si sono svolti anche altri incontri sul tema della Missione giovani. Con i sacerdoti giovani si è parlato soprattutto del mondo giovanile della Sardegna, delle loro potenzialità e fragilità e naturalmente della loro fede. Stessi argomenti sono stati toccati con la Consulta di pastorale giovanile diocesana che vede la Missione come una possibilità di annuncio rinnovato del Vangelo al mondo giovanile. Nel pomeriggio di sabato 13 marzo si è svolto un primo incontro di formazione per il gruppo diocesano della Missione giovanile. Presenti 40 giovani provenienti da una decina di parrocchie e alcuni sacerdoti. Nel corso di questo incontro p. Pasquale ha parlato dello strumento pastorale della Missione giovanile, mostrando anche numerose immagini di Missioni svolte negli ultimi anni. Anche Chiara e Antonio hanno potuto condividere con i presenti la loro esperienza di fede e di evangelizzazione dei giovani.

Ecco alcune impressioni:

"I giorni trascorsi in Sardegna sono stati per me importanti. Innanzitutto è stato importante andare da ‘povero’ con la consapevolezza che l’unica cosa che potevo donare era la mia piccola esperienza. L’andare è fatica e per me, ogni volta, significa superarmi. E’ stato bello sentirmi, assieme a Chiara e p. Pasquale, come una comunità inviata, e sentire che non eravamo da soli. Siamo stati accolti molto bene da tutti, in particolare mi ha colpito la semplicità del vescovo che è stato con noi a lungo e ci ha trasmesso il suo entusiasmo. Diversi giovani mi sono sembrati attenti e disponibili ad impegnarsi in questo progetto missionario". (Antonio)

"Ospitalità, incontro e testimonianza sono sicuramente i termini adatti per riassumere l’esperienza vissuta. L’ospitalità e l’accoglienza dei sacerdoti, del vescovo della diocesi e dei ragazzi è sicuramente la prima cosa che mi ha colpita; tutti ci hanno accolto a braccia aperte e ci hanno fatto sentire a casa pur non conoscendoci. Gli incontri con i sacerdoti, con il vescovo e con i ragazzi della consulta diocesana hanno messo in risalto l’impegno da parte di tutti nel valutare quale sia il modo migliore di annunciare Cristo ai giovani. Tutti stanno vivendo fin da ora in modo attivo la fase di preparazione alla missione facendo trasparire che hanno molto a cuore i giovani della loro terra". (Chiara)