'Cross to Cross 2009' per Zimbabwe e Sri Lanka

Data pubblicazione: Jan 31, 2009 6:44:33 PM

Gioia tauro (Rc) / MyNews 11. - Una delle edizioni più belle e partecipate di ‘Cross to Cross’ si è svolta a Gioia Tauro (Rc) nel pomeriggio del 31 gennaio. L’iniziativa, nata sette anni fa, è promossa dai Missionari Oblati di Maria Immacolata e dal Movimento Giovanile Costruire per commemorare due croci che ricordano due missioni al popolo animate dagli OMI nella Piana di Gioia Tauro nel 1913 e nel 1914. Il percorso, della lunghezza di sei chilometri e mezzo, prevedeva quest’anno sei soste nelle quali sono stati letti testi di S. Eugenio De Mazenod sui seguenti temi: camminare sulle orme degli apostoli, la vita di fede e di preghiera, la pace interiore, l’unione tra gli Oblati, Maria Immacolata, S. Eugenio e i giovani.

Hanno partecipato 73 persone,: giovani, scout, adulti, missionari. Anche quest’anno p. Guglielmo Steckling, superiore generale degli omi, non ha fatto mancare il suo messaggio di saluto nel quale invitava a pregare per lo Zimbabwe e il Sri Lanka.

Di seguito il testo integrale inviato da p. Guglielmo Steckling:

Carissimi amici,

un caro saluto a tutti voi e grazie per avermi chiesto anche quest’ anno un messaggio per la vostra marcia “Cross to Cross”.

Un viaggio va sempre da un punto “a” verso un punto “b”. Questo vuol dire che ha un solo luogo di partenza e un solo finale. Non può avere due partenze o tre finali. Questo è vero anche per il viaggio della nostra vita, va da un momento “a” verso un momento “b” e così è unico, una chance irripetibile. Il vostro pellegrinaggio “Cross to Cross”, non si potrebbe vedere come una meditazione sul viaggio della propria vita?

Ma nella vostra marcia voi avete fatto la scelta di pensare non solo a voi stessi. Sempre mi avete chiesto un riferimento ai poveri che sono serviti dagli Oblati. Propongo alla vostra considerazione due tipi di poveri. Ci sono prima quelli che non hanno i mezzi materiali per fare il viaggio della vita con dignità. Vi chiedo un pensiero davanti a Dio per quei 300.000 rifugiati nello Sri Lanka, tra essi, un nostro orfanotrofio che è stato spostato varie volte a causa della guerra. Gli Oblati sono in mezzo a quelle persone trasferite. Pensate anche alle gente dello Zimbabwe dove alcuni giovani Oblati sono presenti e dove si soffre la fame, il colera e tante carestie.

Nel suo messaggio per il 1 gennaio scorso, intitolato “combattere la povertà, costruire la pace”, papa Benedetto parlava anche delle “povertà immateriali … nelle società ricche e progredite”, riferendosi alle “persone interiormente disorientate”. Sono persone che hanno i mezzi materiali per recarsi dal punto “a” al punto “b” nella strada della loro vita, ma non conoscono il cammino. Se volete, pregate anche per loro, per i disorientati della nostra società – anche qui si trova una parte importante della missione oblata.

Infine, voi non fate semplicemente una marcia da un villaggio “a” a un villaggio “b”, voi andate “from cross to cross”. In altre parole, voi partite da Cristo presente nella prima croce che segna la partenza, e lui è anche la vostra mèta; arrivando alla seconda croce troverete forse che Cristo sarà ancora più profondamente conosciuto. Che bello poter vedere anche il nostro viaggio in terra così, con gli occhi della fede, come una marcia “from cross to cross”: ognuno di noi parte da Dio e a Lui si reca. Vi auguro due cose per il vostro cammino: primo, una marcia con molta fiducia in Lui che dà l’orientamento e anche i mezzi per arrivare, e secondo, una marcia col cuore solidale con i poveri, quelli che mancano di mezzi e quelli che mancano di orientamento.

Grazie e buon pellegrinaggio.

P. Guglielmo Steckling, OMI

Superiore Generale

Si possono visionare le foto di Cross to Cross 2009 cliccando qui.