Cassino-S. Vincenzo al Volturno

Partecipo alla settima edizione di un pellegrinaggio a piedi dall'Abbazia di Montecassino (Fr) all'Abbazia di S. Vincenzo al Volturno (Is). Organizzato da Comunione e Liberazione (CL), d vari centri culturali e dal CAI di Cassino, questo percorso unisce due importanti luoghi della fede: l'Abbazia benedettina di Montecassino e l'Abbazia di S. Vincenzo al Volturno fondata nel 703. Il 10 ottobre 881 l'Abbazia di S. Vincenzo fu saccheggiata dai saraceni e vennero uccisi più di 300 monaci.

Cammino con 15 persone di varie età e provenienza.

Parte del cammino che seguiamo era percorso dai monaci di S. Vincenzo al Volturno per recarsi al Santuario della Madonna del Canneto. Lo testimonia anche il valico di 'Passo Monaci' a 1967 metri s.l.m.

Primo giorno: Cassino-Montecassino: 15 km. (7.5 km.)

Dalla stazione ferroviaria di Cassino procedo a piedi verso Montecassino. La prima intenzione è di arrivare all'Abbazia benedettina percorrendo la Mulattiera S. Scolastica. Inizio il cammino all'uscita di Cassino, dietro al vecchio ospedale civile. Dopo circa 3 km. la stradina asfaltata cede il passo ad un sentiero, che sentiero non è, che raccorda alla mulattiera. 3 km. senza sentiero mi permettono di raggiungere la mulattiera che è segnalata dal GPS, ma non minimamente segnata. La mulattiera è abbastanza visibile, dal momento che è realizzata con pietre a secco. La percorro per alcuni km. fino ad arrivare ad 1 km. e mezzo dal monastero. La fitta vegetazione, rovi e spine mi impediscono di continuare. Dopo alcuni tentativi ritorno sui miei passi scendendo a Villa S. Lucia., 4 km. di asfalto mi portano all'imbocco della strada che conduce a Montecassino. Percorro i 7,5 km dell'ascesa in un paio d'ore. La strada è molto panoramica.

All'arrivo trovo già alcuni pellegrini. Alloggiamo nella foresteria dell'Abbazia. Un incontro informale e la cena al sacco favoriscono la conoscenza reciproca.

Secondo Giorno: Montecassino-Picinisco: 33, 3 km.

Percorso che alterna km. su asfalto a km. su sentiero. All'uscita da Montecassino si imbocca il sentiero che conduce verso il cimitero polacco,. Da lì si punta in direzione nord verso Terelle. Sosta con accoglienza da parte del parroco di Terelle e di una famiglia che ci mettono a disposizione acqua, panini e caffè.

La natura è molto bella, il percorso piacevole. Passando per il territorio di Belmonte Castello si punta verso Atina dove c'è la sosta pranzo. Ad Atina sono stati percorsi 22,5 km. Dopo pranzo si continua verso Picinisco, meta di questa prima giornata. Arriiviamo nel pomeriggio. Il cammino prevede a mio parere, molte (troppe) soste. A Picinisco il comune mette a disposizione una scuola per l'alloggio e offre a tutti una cena.

Terzo giorno: Picinisco-Prati di Mezzo: 12,8 km.

Chilometraggio breve, ma buon dislivello. Si sosta a metà giornata, per circa quattro ore, al Santuario della Madonna di Canneto (Settefrati, FR) dove si celebra la messa. Dopo pranzo si percorre il tratto verso Prati di Mezzo, località situata a circa 1500 mt. s.l.m.. Percorso su sterrato e sentiero, ombreggiato e panoramico. Il Santuario di Canneto è situato in una pianoro naturale a 1020 metri s.l.m., incastonato tra le montagne. E' meta di pellegrinaggi, soprattutto il 21 e 22 agosto di ogni anno.

Quarto giorno: Prati di Mezzo-S. Vincenzo al Volturno: 32 km.

Da Prati di Mezzo in due ore arriviamo a Passo Monaci che, con i suoi 1967 mt. s.l.m.. segna la vetta più alta di questi tre giorni di cammino. Siamo al confine tra Lazio e Molise. Il passo veniva utilizzato soprattutto da commercianti, ma anche dai monaci. Una leggenda dice che tre monaci vi trovarono la morte. Dopo una sosta al valico, dal quale si osserva bene il monte Meta (2242 mt. s.l.m.), si discende verso Valle Fiorita (1400 mt. s.l.m.) dove è prevista la sosta per il pranzo. Nel pomeriggio il lungo cammino è favorito dall'ombra dei boschi. Alla cappella di S. Michele siamo costretti a percorrere la strada asfaltata, dal momento che il sentiero non è praticabile per una frana. il panorama sul lago è meraviglioso. In lontananza Cerro al Volturno, Castel S. Vincenzo e Pizzone. Più lontano all'orizzonte si intravede Isernia.

A Castel S. Vincenzo celebrazione della messa che conclude il pellegrinaggio.